Il vicino santuario della Madonna d’Ibernia, che dà il nome al complesso turistico, è stato costruito intorno al 1100 sul sito di un preesistente cenobio basiliano che, a sua volta, sorgeva vicino al tempo pagano dedicato a Cibele, dea della fertilità.
Secondo la tradizione sarebbe stata la Vergine durante un’apparizione ad indicare, con l’impronta del piede, il luogo dove costruire la chiesa.
Il culto verso l’antica divinità pagana ha un forte legame con quello per la Madonna d’Ibernia detta anche delle uova, cioè della procreazione e dell’abbondanza.
Durante le feste primaverili (la festa religiosa si celebra proprio il giorno di pasquetta) al santuario viene portato in dono un dolce, il Chirruchele (dal latino Auguracolum, dono propiziatorio), che è lo stesso dolce che i fanciulli pagani offrivano alla dea Cibele per propiziare la fecondità.